lunedì 27 aprile 2015

Comunicato stampa sulla posizione Coldiretti

Questo è il testo del comunicato stampa che abbiamo diffuso in conseguenza della posizione assunta dalla Coldiretti con la lettera inviata alle amministrazioni comunali dopo la nostra proposta di regolamento sull'utilizzo dei prodotti fitosanitari:


Comunicato Stampa del 24/04/2015


Oggetto: COLDIRETTI DI CHI STA FACENDO GLI INTERESSI?

a cura del Movimento Terra Bellunese


            Il Movimento Terra Bellunese ha recentemente inviato ai 67 Comuni della Provincia di Belluno la propria proposta di Regolamento sull'utilizzo dei prodotti fitosanitari (PF), sottoscritta da varie e importanti realtà associative del nostro territorio, con la quale è stato chiesto alle Amministrazioni un preciso impegno in tale senso.
           
            Per tutta risposta, con una lettera indirizzata ai Comuni Bellunesi, si è inserita nel dibattito la Federazione Coldiretti Provinciale di Belluno, per bocca del proprio Presidente Silvano Dal Paos, il quale ha chiesto alle Amministrazioni Comunali di non dare seguito alla proposta di Regolamento del Movimento TB.

            L'Associazione di categoria, citando i dati ISTAT e il Rapporto FAS, argomenta che in Provincia di Belluno l'impiego di prodotti fitosanitari tossici e molto tossici in agricoltura è diminuito drasticamente, e sussistendo già un Piano di Azione Nazionale (PAN) che regolamenta la materia, non avrebbe senso introdurre restrizioni, in quanto l'agricoltura bellunese non avrebbe “bisogno di ulteriori vincoli rispetto a quelli che già madre natura le ha dato”.
           
            La risposta di Coldiretti ci trova in totale disaccordo. Sebbene la Provincia di Belluno possa ancora dirsi in alcuni luoghi un'oasi di biodiversità, il Rapporto ISPRA-Ministero dell'Ambiente individua una serie di criticità legate al massiccio uso di PF in agricoltura, tra cui i preoccupanti livelli di pesticidi nelle acque superficiali nei territori limitrofi alla Provincia di Belluno (63,9% complessivamente in Veneto e addirittura 100% in Provincia di Bolzano).

            Inoltre autorevoli rapporti internazionali (ISDE) sottolineano la correlazione tra patologie come asma, allergie, tumori e malattie degenerative con l'uso dei PF.

            È chiaro che osteggiare a priori l'adozione di questi utili strumenti da parte delle Amministrazioni Comunali significa sottovalutare le conseguenze sull'ambiente e sulla salute umana che possono derivare dall'uso indiscriminato di questi prodotti. Il Piano di Azione Nazionale è un atto di indirizzo e da solo non è sufficiente a proteggere questi beni comuni.

            Inoltre l'adozione di Regolamenti Comunali corrisponde ad attuare i principi di precauzione e prevenzione, per evitare di dover intervenire quando la situazione sarà già diventata critica.
Non si tratta di essere fondamentalisti, ma di voler stimolare il dialogo su un importante problematica, senza che i Regolamenti siano a priori accusati di essere inutili.

            Ci sono inoltre molte altre problematiche legate all'insediamento di colture intensive che non vanno sottovalutate: la prima fra queste riguarda l'aumento dei prezzi dei terreni e il fatto che gli agricoltori locali troveranno più conveniente vendere, o comunque non saranno più in grado di acquistare e di competere con investitori che appartengono a economie agricole molto più forti. Senza contare le opportunità perse, come la possibilità di sviluppare un turismo legato alle valenze ambientali uniche delle nostre zone.


            La posta in gioco è alta e la presa di posizione di Coldiretti è eccessivamente semplicistica. Ci chiediamo quindi: si tratta di ingenuità o di altro?


Per chi volesse il testo integrale della nostra lettera alle amministrazione e per conoscenza a Coldiretti può scaricarla da Google Drive all'indirizzo: Lettera risposta Coldiretti 25_04_15
allegato 25_04_15


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